Cosa succede quando un gruppo di bambini di terza primaria incontra uno dei capolavori più famosi della letteratura di tutti i tempi?
Succede che Ulisse non perde il suo coraggio, Penelope non smette di tessere, i Proci restano dei gran maleducati...ma tutti cominciano a parlare come se fossero usciti da un gruppo WhatsApp!
Questa rappresentazione dell’Odissea nasce dal desiderio di portare i bambini dentro il mondo del poema epico, senza paura e senza vocabolario alla mano.
La trama è quella vera: Ulisse che parte per la guerra, poi gira mezza Grecia per tornare a casa, incontra mostri, dèi lunatici, sirene incantatrici e alla fine, dopo mille peripezie, riesce a riabbracciare Penelope e il piccolo Telemaco.
Ma… il linguaggio è tutto nuovo: moderno, quotidiano, pieno di battute ironiche e riferimenti che i bambini di oggi capiscono al volo. Perché l’eroismo può avere anche la voce di chi dice “Ma che sfiga!” quando arriva una tempesta da parte di Poseidone, o “A caval donato non si guarda in bocca” quando si riceve un regalo poco gradito!
Non abbiamo cambiato i fatti, ma abbiamo cambiato il tono perché se un racconto antico riesce a farsi ascoltare da un bambino di 9 anni, ridendo e riflettendo, allora vuol dire che quel racconto è davvero eterno.
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Applausi ai nostri eccellenti attori!
da Segreteria
del domenica, 15 giugno 2025